Guida 2022 per l’acquisto della tua casa

Arriva dall’Agenzia delle entrate la Guida aggiornata al 2022 per l’acquisto della casa.

In Gruppo Luce Immobiliare, consapevoli dei dubbi che possono sorgere quando si tratta di acquistare case, abbiamo deciso di riportarvi i punti salienti di questa Guida nella speranza che possano essere d’aiuto anche ai nostri attuali e potenziali clienti.

 

Acquisto prima casa

Per l’acquisto della prima casa si ha diritto ad una riduzione delle imposte da versare. Così, se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva:

  • l’imposta di registro è proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%)
  • l’imposta ipotecaria fissa è di 50 euro
  • l’imposta catastale fissa è di 50 euro

Mentre, se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva:

  • l’Iva è ridotta al 4%
  • l’imposta di registro fissa è di 200 euro
  • l’imposta ipotecaria fissa è di 200 euro
  • l’imposta catastale fissa è di 200 euro

Inoltre, per chi non ne fosse a conoscenza, tali benefici fiscali sono stati estesi – a partire dal 2016 – anche al contribuente che è già proprietario di un’abitazione acquistata con le “agevolazioni prima casa”, a condizione che la casa già posseduta venga venduta entro un anno dal nuovo acquisto.

Tale condizione deve risultare nell’atto d’acquisto del nuovo immobile in regime agevolato, come impegno a vendere il suddetto immobile già in possesso. Qualora, tale condizione non venisse rispettata, si perderanno le agevolazioni sull’acquisto con conseguente maggiorazione delle imposte e dei relativi interessi, a cui si aggiungerà il pagamento di una sanzione del 30%.

 

A cosa prestare attenzione quando si acquista la nuova casa

Occorre ottenere più informazioni possibili sull’immobile e accertarsi di effettuare l’acquisto dal proprietario legittimo dell’abitazione. Attraverso il notaio che redige l’atto di compravendita o servendosi di alcuni strumenti pratici per conoscere la situazione del bene che si intende acquistare.

Informarsi su cosa accade se si decide di stipulare un contratto preliminare, il cosiddetto compresso.

 

Quando l’acquisto non riguarda la prima casa

Vi sono diverse imposte da pagare a seconda di chi vende, se l’acquisto non riguarda una prima casa.

Se il venditore è un’impresa, la regola generale è che la cessione è esente da Iva. In questo caso, quindi, l’acquirente dovrà pagare:

  • l’imposta di registro in misura proporzionale del 9%
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro

Nelle compravendite da imprese costruttrici non esenti da IVA, l’acquirente dovrà invece pagare:

  • l’Iva al 10% (per le cessioni e gli atti di costituzione di diritti reali di case di abitazione (anche in corso di costruzione) classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, qualora non sussistano i requisiti per fruire delle agevolazioni “prima casa”, ovvero l’Iva al 22% per le cessioni e gli atti di costituzione di diritti reali aventi a oggetto immobili classificati o classificabili nelle categorie A/1, A/8 e A/9
  • l’imposta di registro fissa di 200 euro
  • l’imposta ipotecaria fissa di 200 euro
  • l’imposta catastale fissa di 200 euro.

Per acquisto di una seconda casa da privato, l’acquirente dovrà corrispondere:

  • l’imposta di registro proporzionale del 9%
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro

 

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