L’Unione europea ha imposto il divieto di vendita di caldaie a gas a partire dal 2029, al fine di limitare la dipendenza dal gas della cittadinanza, in favore di fonti di energia alternative e rinnovabili (ad esempio idrogeno, biogas, solare). L’obiettivo di questa norma fa parte del piano RepowerEu, volto a rendere l’Europa indipendente dal gas russo.
Cosa comporta per le case dei singoli?
L’abbandono delle caldaie a gas dovrà essere graduale: quindi a partire dal 2025 fino al 2029, partendo da un declassamento energetico e agevolazioni fino ad un divieto di vendita di nuovi impianti. Per un totale di 6 anni di tempo per adeguarsi alla norma.
Il problema sulla fattibilità, sulla sostenibilità energetica e sulle conseguenze economiche di questa scelta incontrano il rischio dell’assenza di possibilità economiche del singolo per rinnovare gli impianti.
Quali alternative?
Tra le alternative al riscaldamento con caldaia a gas ci sono le caldaie a pompa di calore, gli impianti elettrici o a biomassa.
Le caldaie a pompa di calore: sistema che prende energia dall’esterno e la trasmette all’impianto di riscaldamento interno, con un consumo elettrico ridotto perché legato all’attivazione del compressore e degli accessori. Vi sono così 3 tipi di sistemi:
- sistema aria-acqua: che scalda o raffredda l’acqua nell’impianto di riscaldamento scambiando calore con l’aria all’esterno.
- sistema aria-aria: sempre scambiando aria con l’esterno, immette in casa aria calda o fredda.
- sistema geotermico: scalda o raffredda l’acqua che circola nell’impianto prendendo calore o freddo dall’acqua di falda o dal terreno.
Mentre, le caldaie a biomassa sono quelle che trattengono energia per il riscaldamento e per l’acqua ad uso sanitario tramite la combustione di legno o pellet.
Per quanto riguarda la caldaia elettrica, l’acqua viene scaldata usando delle resistenze elettriche. Questo tipo di caldaia spreca molta elettricità, soprattutto in case di ampia metratura, per ovviare a questo problema è possibile installare un impianto solare termico.
Vi è poi la caldaia ionica, basata su una nuova tecnologia che produce energia termica attraverso lo scambio di ioni, attivato dall’energia elettrica. Non necessità di collegamenti esterni e produce alte temperature, ma con consumi superiori di 1.5 volte ad una caldaia a pompa di calore.
Gruppo Luce Immobiliare, in linea con la normativa ha già da tempo iniziato ad installare caldaie ibride alimentate da impianti fotovoltaici.